Il libretto ritrovato

Duende saggistica:

Il libretto ritrovato - Carla Ortolani

10,00euro - pp. 40

Chieti liberata dal giogo de’ Galli oppressori (1799).
Dall’analisi delle scelte testuali e musicali, l’azione sacra Chieti liberata dal giogo dei Galli oppressori può essere annoverata in quel corpus caratterizzato da tematiche e occasioni celebrative in cui il soggetto è ispirato da eventi contingenti il più delle volte di ispirazione storico-politica. Nel dramma, esemplato sul modello del testo metastasiano, si avvicendano quattro personaggi (Chieti, San Giustino, Speranza, Amore), ciascuno dei quali intona due arie, ripartite rispettivamente tra la prima e la seconda parte, per un totale di otto pezzi solistici: nessun cantante spicca sugli altri per quantità di brani affidatigli, dato questo che induce a considerare tra loro equipollenti tutte le dramatis personae. I pezzi d’insieme, soprattutto duetti, abbastanza numerosi per un testo relativamente breve come questo, sono nettamente prevalenti nella prima parte (tre duetti) rispetto alla seconda (un terzetto immediatamente precedente al coro finale). Sebbene il librettista abbia definito Chieti liberata un’azione sacra, è da rilevare l’esiguità della portata drammaturgica: l’opera è più esattamente il racconto, in toni sovente retorici, dei fatti relativi all’invasione giacobina e al successivo ripristino dell’ordine monarchico nella città abruzzese, aspetto questo che porterebbe a definire l’opera una cantata celebrativa più che una vera e propria azione.